L’impegno sostenibile delle aziende è una vera e propria leva per l’emlpoyer branding, il cui obiettivo è quello di attirare i migliori talenti in circolazione.
Ma una buona employer branding strategy deve mettere al centro anche coloro che già lavorano per l’azienda, per farli sentire parte dell’impresa e fidelizzarli nel tempo. L’azienda deve quindi lavorare sulla propria identità, sui suoi valori, sulla mission, affinché sia percepita come una realtà interessante da parte dei dipendenti e dei potenziali candidati e, in secondo piano, anche da clienti e stackholder.
Formazione, smart working, equilibrio tra lavoro e vita privata sono tre aspetti che fanno la differenza per i lavoratori nella scelta dell’azienda per cui lavorare. Uno tra questi, sta facendo sempre più la differenza nel rapporto tra dipendenti e imprese ed è la sostenibilità.
In un recente sondaggio, oltre il 70% dei lavoratori ha dichiarato di essere più propenso a scegliere di lavorare in un'azienda che ha un programma ambientale ben definito. Il 40% dei Millennial sostiene di aver scelto, in passato, un lavoro perché l'azienda aveva ottenuto risultati migliori in termini di sostenibilità rispetto alle alternative; meno di un quarto degli intervistati della Generazione X ha affermato lo stesso. Anche la Gen Z, però, si dimostra attenta ai temi sostenibili.
Secondo la Millennial Survey di Deloitte per il 42% dei nati tra il 1997 e il 2021, il cambiamento climatico è la sfida numero uno da affrontare, mentre work life balance e opportunità di apprendimento e di crescita sono i fattori che contano di più nel mondo del lavoro.
Questi dati ci fanno comprendere che oggi, per attirare e motivare i dipendenti alla sostenibilità, non sono sufficienti solo un buono stipendio e un pacchetto di benefit interessanti, perché chi cerca un lavoro preferisce instaurare un rapporto con aziende che hanno messo al centro della loro strategia le questioni sociali e ambientali.
Secondo uno studio sul coinvolgimento dei dipendenti condotto da Cone Communications, già nel 2016, il 51% dei dipendenti dichiarava di non voler lavorare per un'azienda non impegnata su questioni di sostenibilità sociale o ambientale; il 74% di loro sosteneva di ritenere il lavoro più appagante quando avevano la possibilità di avere un impatto positivo sulle questioni sociali e ambientali; il 70% dichiarava di essere più fedele a un'azienda che li aiutava a contribuire alla soluzione di questi problemi.
E negli anni queste posizioni trovano sempre più conferme. Secondo un più recente studio di WeSpire, la Gen Z è la prima generazione a privilegiare lo scopo rispetto allo stipendio e orienta le sue scelte lavorative in base alla missione e ai valori delle aziende con cui entra in contatto, perché vuole lavorare per un datore di lavoro che abbia i suoi stessi valori.
Un'indagine Reuters, invece, ha rivelato che il 65% dei dipendenti sarebbe più propenso a lavorare per un'azienda con "forti politiche ambientali" e che il 63% ha espresso il desiderio di apprendere maggiori competenze ecologiche per diventare più preziosi sul posto di lavoro. Per questo è sempre più importante attuare strategie aziendali di sostenibilità.
Dati confermati anche dal rapporto della società Unily da cui emerge che il 72% è preoccupato per le tematiche ambientali, il 65% sarebbe più propenso a lavorare per un'azienda con solide politiche ambientali, il 63% vorrebbero apprendere ulteriori competenze ecologiche. Il 57% dei dipendenti, inoltre, dichiara di aver bisogno di maggiori informazioni sugli obiettivi ambientali aziendali mentre il 43% necessità di una formazione più specifica sugli obiettivi ambientali.
Corporate Social Responsibility o responsabilità sociale d'impresa (CSR) è un modello di business autoregolato che aiuta un'azienda a essere socialmente responsabile nei confronti di se stessa, dei suoi stakeholder e del pubblico. Praticando la responsabilità sociale d'impresa, le aziende possono essere consapevoli del tipo di impatto che stanno avendo su tutti gli aspetti della società, compresi quelli economici, sociali e ambientali.
Impegnarsi nella CSR significa che, nel normale corso degli affari, un'azienda opera in modi che migliorano la società e l'ambiente invece di contribuire negativamente ad essi.
Affinché un'azienda sia socialmente responsabile, deve innanzitutto rendere conto a se stessa e ai suoi azionisti. Le aziende che adottano programmi di RSI spesso hanno fatto crescere la propria attività al punto da poter restituire qualcosa alla società. Pertanto, la CSR è in genere una strategia implementata da grandi aziende.
Dopotutto, più un'azienda è visibile e di successo, maggiore è la responsabilità che deve stabilire standard di comportamento etico per i suoi colleghi, la concorrenza e l'industry.
Dopo l’avvento del Covid si è registrato un netto aumento del desiderio da parte dei dipendenti di vedere un allineamento tra i propri valori e quelli del datore di lavoro, come evidenzia una ricerca della Washington University di St. Louis.
Considerando questo bisogno, per le aziende impegnarsi per il rispetto dell’ambiente e dimostrare la propria attenzione alle tematiche sostenibili è ormai un dovere per costruirsi una reputazione positiva. Un impegno che può portare diversi benefici, non solo per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU:
Un alleato per un futuro più sostenibile!
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