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Nuotare nel canale della Manica per Ogyre

Fino a dove ti può spingere l'amore per il mare? Francesca Arese Lucini ha portato il suo legame con l'acqua all'interno di una sfida personale: attraversare il canale della Manica a nuoto e raccogliere dei fondi da destinare ad Ogyre. Con lei un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione e dalla stessa voglia di cimentarsi in una grande avventura. Le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio e per farci spiegare a fondo questa sua grande impresa.

Ogyre: come è nata l’idea di attraversare la Manica a nuoto?

Francesca: Ho iniziato a nuotare quando ho iniziato a camminare, per me il mare non e mai stato un posto misterioso e lontano, ma ha sempre fatto parte di me. Detto questo, non sapevo neanche che ci fossero delle persone pazze abbastanza da voler attraversare il canale, e ancora meno sapevo o pensavo di poter essere una di quelle! Ho sempre voluto fare una nuotata un po’ impegnativa, attraversare il canale che e il canale più trafficato del mondo, senza muta, probabilmente partendo di notte, direi che e sicuramente un po' impegnativo. Quindi, quando un’amica di mia sorella mi ha chiesto di fare la traversata del canale a nuoto, non ho esitato un secondo, ma non avevo la minima idea di cosa volesse dire veramente. Quindi, se devo dire la verità, l’idea e nata da tantissima ingenuità; mi sono resa conto di cosa veramente volesse dire nuotare la Manica solo dopo...e a quel punto, un po per orgoglio, un po' per sfida, non potevo più dire di no!

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Ogyre: come ti stai preparando all’impresa?

Francesca: a settembre ho lentamente aggiunto il nuoto in piscina nella mia routine di workout, giusto per riprendere un po' il ritmo. Fortunatamente, ho nuotato tanto da bambina quindi la tecnica era già abbastanza buona, quello su cui dovevo lavorare era pero la velocità e la lunghezza delle mie nuotate. A gennaio ho iniziato a fare nuoto quasi esclusivamente e mi sono iscritta a un gruppo di triathlon training (ovviamente solo per il nuoto) che includeva training 3-4/settimana, sempre in piscina. Gli allenamenti includevano un po' di drills, HIIT e lunghe nuotate per migliorare sia fiato, sia performance fisica, sia la velocità. Ad aprile, quando il mare inglese e salito sopra i 10 gradi, ho incorporato una volta a settimana di nuotate in mare. Ovviamente senza muta, senza musica e purtroppo molto spesso senza sole!!

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Ogyre: qual è il tuo rapporto con l’oceano?

Francesca: sono sempre stata molto fortunata sin da bambina; grazie ai miei genitori che sono entrambi dei veri amanti del mare, io e le mie sorelle abbiamo avuto la possibilità di viaggiare in dei posti straordinari in giro per il mondo, tipicamente in una destinazione marittima. E così, le vacanze al mare sono sempre state un momento per stare in famiglia, e una volta all’università io e il mio gruppo di amici, che condividono la stessa passione per l’estate al mare, abbiamo iniziato a organizzare vacanze in barca ad agosto in cui ci divertiamo a veleggiare per il mediterraneo insieme. Nel trasmettermi la sua passione per il mare, mio padre mi ha anche insegnato a fare scuba diving, cosa che amo fare tutt’ora. Insieme abbiamo visto dei posti incredibili, e degli animali stupendi, chi più e chi meno rari, e ogni volta che mi immergo, spero sempre che questo mondo sommerso possa essere qualcosa che le generazioni a venire abbiamo la fortuna di vivere. Quando sei sott’acqua ti senti davvero parte del mondo marino, capisci quanto la natura debba essere rispettata, ed e una sensazione incredibile che non ho mai vissuto in nessun'altro modo. Ti rendi conto che davvero sei piccolo in un mondo immenso e che hai la fortuna di essere ospite di un mondo magico che è ancora tutto da scoprire.

 

Ogyre: che cosa cerchi in questa esperienza?

Francesca: di non morire di freddo!!! Scherzi a parte, mi è sempre piaciuto mettermi alla prova, fare qualcosa di un po' diverso, vivere un avventura, e attraversare il canale e tutto questo. Essendo un esperienza un po' particolare, abbiamo pensato di raccogliere dei fondi da chi ci è vicino, ognuno di noi nuotatori per una causa vicina ai nostri cuori. Riuscire ad aiutare a pulire i mari e sicuramente una grande missione, e poter partecipare a una visione così grandiosa e fondamentale per noi e le generazioni a venire, è sicuramente una cosa che mi riempie di orgoglio.

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Ogyre: hai in mente già la prossima impresa?

Francesca: certo, tantissime! Ma in termini di nuoto vorrei nuotare lo stretto di Gibilterra; e sempre stato il mio vero obiettivo! L’idea di nuotare fino a un'altro continente mi affascina da matti!! E certo l’idea di avere un paio di gradi in più in acqua e un po più di sole non guasta mai

Puoi  supportare il progetto di Francesca e dei suoi amici donando direttamente sul crowdfunding  dedicato al progetto.

 

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