Le campagne marketing sostenibili sono ormai una priorità anche per il mondo del fashion. L’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo
Le aziende del settore che vogliono migliorare il loro grado di sostenibilità, secondo il WWF devono agire su tre ambiti.
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Efficienza ecologica: l’industria tessile e dell'abbigliamento deve intervenire sui processi produttivi, riducendo, ad esempio, il consumo di acqua, l’inquinamento idrico, l’utilizzo di prodotti chimici.
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Innovazione e trasformazione: il settore deve implementare nuovi modelli di business e tecnologie innovative per ridurre al minimo il consumo di risorse.
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Consumo sostenibile: le aziende devono incentivare i clienti a ridurre il consumo di abiti proponendo modalità alternative all’acquisto: condivisione, scambio, riciclo dei capi di abbigliamento.
Azioni che devono essere comunicate a stakeholder e consumatori, dal momento che la sostenibilità è una leva comunicativa strategica e migliora anche la brand reputation.
Tre idee per campagne di green marketing nel mondo fashion
Adottare strategie di green marketing è indispensabile non solo per raggiungere gli SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU, ma anche per conquistare la fiducia de clienti e incentivarli a scegliere il brand.
Lo dimostrano numerose ricerche, tra cui una recente indagine di Google: le persone cercano suggerimenti per contribuire quotidianamente alla salvaguardia del Pianeta e la sostenibilità è diventata un fattore di scelta importante quando si tratta di shopping, tanto che per il 31% degli italiani intervistati è più importante del design e dello stile.
Ecco, quindi, tre idee di campagne marketing sostenibili per comunicare l’impegno dell’azienda a favore dell’ambiente.
Promuovere un programma di recupero dei vecchi abiti
Quando un abito è passato di moda, la sua vita non è terminata. È possibile riciclarlo e quindi favorire l’economia circolare. Due brand come H&M e Oviesse hanno avviato dei “programmi di recupero” per dare una seconda opportunità ai vestiti che i clienti non indossano più, assicurando loro anche un piccolo vantaggio economico.
Il programma Garment Collecting di H&M, partito nel 2013, permette ai clienti di portare in uno dei punti vendita i prodotti tessili o i capi usati che non vuole più di qualsiasi brand in qualsiasi stato: nuovi, riutilizzabili, rovinati. Dopo aver lasciato il sacchetto alla cassa il cliente riceve un buono di 5 euro da utilizzare sul prossimo acquisto.
Negli store OVS, invece, il programma di raccolta di abiti usati prevede che per ogni borsa consegnata il cliente riceva un buono da 5 euro da utilizzare su una spesa di almeno 40 euro. Dal 2020 l’azienda ha anche aderito al Circular Fashion Partnership in Bangladesh per collaborare con i fornitori nel recuperare scarti produttivi per la realizzazione di nuovi materiali.
Sostenere realtà che agiscono a favore del Pianeta
Le aziende della moda possono anche scegliere la strada della collaborazione per proteggere il Pianeta, instaurando partnership con realtà locali, nazionali o internazionali che si impegnano per la tutela della biodiversità, la pulizia dei parchi, delle strade, delle acque del mare.
Un esempio, in questo senso è la Woolrich Outdoor Foundation, che sostiene, attraverso la collaborazione con diverse organizzazioni, progetti di rigenerazione urbana, restauro di aree verdi e iniziative a tutela ambientale e forestale, come la salvaguardi dell’ambiente costiero, delle comunità costiere e della loro economia.
Realizzare collezioni con tessuti riciclati e “senza tempo”
Il riciclo dei tessuti, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, è ormai una priorità per i brand della moda per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. C’è quindi chi ha deciso di realizzare collezioni a partire da materiali riciclati, come il brand Loewe, che ha dato vita al progetto “Eye/LOEWE/Nature”, una collezione di capi tecnici realizzati con materiali riciclati e fibre naturali.
Diesel For Responsible Living, invece, è il progetto di Diesel che ufficializza la volontà del brand di “agire per il bene delle generazioni presenti e future, continuando a coltivare il successo del brand in un mondo in continua evoluzione”. Il progetto si fonda su quattro pilastri: be the alternative, stand for the planet, celebrate individuality, promote integrity.
Per sottolineare l’impegno nell’utilizzo di materiali e processi di produzione alternativi Diesel ha dato vita alla collezione Diesel Library, i cui abiti sono realizzati con tessuti ricavati da materiali a basso impatto, come fibre biologiche e riciclate, i trattamenti sono eseguiti con tecniche innovative, che riducono drasticamente il consumo d’acqua e di agenti chimici.