Le campagne marketing sostenibili sono un tassello fondamentale per migliorare la brand reputation di un’azienda, in qualsiasi settore essa operi. E ormai risaputo, infatti, quanto la sostenibilità sia un tema caro agli italiani.
Lo testimoniano anche i dati di Google. Lo scorso anno, gli argomenti più ricercati sul motore di ricerca (dall’1 gennaio al 7 aprile 2022) sono stati quelli legati all'energia, all’inquinamento, ai consumi in mobilità, al modo in cui ci alimentiamo nel rispetto dell’ambiente. E se non bastasse, la conferma arriva anche dall’edizione 2022 del Rapporto Coop, che mette in evidenza come l’emergenza ambientale sia la prima preoccupazione degli italiani per il presente e il futuro.
Dal Rapporto emerge anche uno stretto legame tra il food e la sostenibilità. Nei prossimi 6-12 mesi, infatti, aumenterà il consumo di prodotti locali o a km 0 (37%), di quelli 100% italiani (35%), con confezioni sostenibili (33%) e attenti all’ambiente (32%).
Ecco perché le aziende alimentari sono chiamate a intraprendere strategie di marketing sostenibile per farsi apprezzare e scegliere a scaffale. Non bisogna dimenticare, infatti, che secondo l’indagine Capterra Sustainability 2021, le azioni di sostenibilità delle aziende influenzano il 70% delle decisioni di acquisto degli italiani.
Per dimostrare il proprio impegno a favore della sostenibilità, renderlo visibile agli occhi dei consumatori finali, ma anche dei partner e degli stakeholder, e rafforzare anche il posizionamento del brand in ambito sostenibilità, le aziende del panorama alimentare possono muoversi in diverse direzioni.
Una delle strade percorribili, è intraprendere campagne marketing sostenibili utili al raggiungimento di alcuni obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Vediamo insieme alcuni esempi.
L’inquinamento causato dalla plastica è uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni. Il sito del WWF stima che siano 450mila le tonnellate di plastica prodotte ogni anno e che di queste 8 milioni finiscano negli oceani.
Le aziende del panorama alimentare possono valutare di impegnarsi in progetti dedicati alla raccolta rifiuti dal mare, supportando realtà che operano a favore del Fishing For Litter, una modalità di raccolta dei rifiuti in mare che prevede il coinvolgimento diretto dei pescatori. Ogni giorno, mentre pescano con le loro reti, portano a galla anche i rifiuti che, giunti sulla terra ferma, vengono pesati e poi smaltiti correttamente.
Grazie a questo tipo di attività l’azienda può tradurre in numeri il suo impegno a favore dell’ambiente e realizzare alcuni asset importanti di marketing che aiutano a tenere traccia dei risultati raggiunti: gli anni di collaborazione, i kg raccolti ogni anno e quelli raccolti in totale, le aree in cui è intervenuta, corredando il racconto con foto e video che testimoniano l’iniziativa.
In questo modo le informazioni diventano visibili per clienti, partner e stakeholder; possono anche essere riprese su altri canali di comunicazione dell’azienda, ad esempio i social o il report di sostenibilità aziendale, per raggiungere il maggior numero di persone possibili e rafforzare brand awareness e brand reputation.
Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, il goal 12, prevede l’attuazione di modelli di consumo e di produzione sostenibili. Secondo una recente analisi di Coldiretti su dati Onu, nelle case italiane si gettano circa 67 kg di cibo all’anno per abitante mentre nel mondo viene sprecato complessivamente quasi un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, generando un impatto negativo sull’ambiente e sul clima.
Considerando questi dati, le aziende che operano nel mondo food sono chiamate a sensibilizzare gli italiani a un consumo sostenibile e possono utilizzare questi temi per realizzare delle campagne di comunicazione sostenibili.
Per una campagna marketing sostenibile si può pensare anche a una brand experience per clienti e potenziali tali, guidandoli in un’esperienza sensoriale legata a tematiche sostenibili. Un esempio concreto possono essere delle installazioni da realizzare in città strategiche per il brand, in modo da dare risonanza all’iniziativa e raggiungere il maggior numero di persone.
Una possibilità è rappresentata dall’utilizzo della realtà aumentata. Alcuni brand, infatti, hanno pensato di utilizzarla per promuovere l’utilizzo di ingredienti meno freschi o avanzi di cibo, suggerendo come utilizzarli per ridurre lo spreco alimentare. I consumatori possono scansionare il Qr-code on pack ed essere trasportati in una nuova dimensione in cui gli alimenti parlano e propongono le ricette possibili da preparare. La realtà aumentata può essere utilizzata anche per raccontare la filiera del prodotto e il viaggio che compie fino al punto vendita per raccontare ai consumatori gli sforzi dell’azienda sul fronte sostenibilità.
Questi esempi di campagne marketing possono avere ricadute positive sulla brand reputation e sulla brand awareness dell’azienda, creando un filo diretto con la sostenibilità. Un valore che sta acquistando un’importanza sempre più rilevante, tanto da influire sulle scelte d’acquisto degli italiani.
Scarica la nostra presentazione per saperne di più su come contribuire a preservare l’oceano.
